Coltivare la Memoria ed onorare gli abitati di Serre che furono deportati nei lager nazisti e costretti a subire stenti e sofferenze, questo lo scopo dell’amministrazione comunale, retta dal sindaco, Antonio Opramolla.
La cerimonia si terrà oggi, alle ore 10:30, in Piazza XIV Maggio alla presenza del Prefetto di Salerno, Francesco Russo che consegnerà le medaglie d’onore ai successori degli insigniti. Sono 31 i cittadini di Serre che saranno ricordati. Alcuni, pur essendo nativi di Serre risiedevano, al tempo, o vi risiedono attualmente i loro successori, in altri comuni della provincia.
Le medaglie saranno consegnata alla memoria di Umberto Riviello da Campagna; Giovanni Farina da Corleto Monforte; Carmelo Barra, Giovanni Cingolo, Olindo Giannattasio e Vincenzo Mazza da Giffoni Sei Casali; Ernesto Mastrogiovanni da Montecorvino Rovella; Vito Sacchi da Pisciotta; Pasquale Mondelli da Pollica, Giovanni Francesce da Pontecagnano; Luigi Bruno da Salento; Biase De Santis da Sapri; Vincenzo Garone da Teggiano; Francesco Russo da Vallo della Lucania e ritireranno la medaglia i successori, tutt’ora residenti a Serre, di Pietro Addis, Francesco Beatrice, Donato Chiaviello, Giacomo D’Aiuto, Antonio De Focatiis, Giuseppe Del Sozzo, Costantino Di Rosario, Giuseppe Lo Regio, Luigi Luongo, Ruggiero Luongo, Vincenzo Mennella, Luigi Passannanti, Martino Passannanti, Antonio Pecci, Antonio Stasio, Alfonso Zito e Fortunato Zito.
Presenti alla cerimonia anche i sindaci di questi comuni, le associazioni del territorio, le autorità civili, militari e religiose e gli alunni delle scuole di Serre. Già la precedente amministrazione, retta dal sindaco Franco Mennella, aveva, infatti, avviato la richiesta al fine di avere la possibilità di celebrare una giornata in memoria di quanti furono prigionieri dei nazisti, ma a causa della pandemia e delle vicissitudini elettorali la manifestazione fu rinviata.
“Ho condiviso pienamente la proposta della precedente amministrazione. Tenere viva la Memoria è fondamentale affinché il ricordo di chi ha sofferto non cada nell’oblio e affinché gli orrori della guerra non si ripetano mai più” ha affermato Opramolla.