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ROCCADASPIDE. AURICCHIO DIFFIDA GIUSEPPINA ARCARO, DIRETTRICE DEL DISTRETTO SANITARIO CAPACCIO-ROCCADASPIDE

Auricchio: “Se entro trenta giorni non trasmettono gli atti dovuti ricorrerò al TAR”

 

Dal Distretto Sanitario 69 Capaccio-Roccadaspide non trasmettono gli atti richiesti dal Presidente della Conferenza dei Sindaci dello stesso Distretto, Girolamo Auricchio che, pertanto, ha diffidato la direttrice, Giuseppina Arcaro.

La diffida è stata inoltrata stamattina, tramite apposita istanza, sia alla Arcaro, sia al Direttore Generale dell’A.S.L. di Salerno, Mario Iervolino.

Alla Direttrice sono state inviate diverse istanze, in ultimo quella del 29 marzo, in cui le si chiedevano gli atti inerenti la programmazione, la relazione sulle attività distrettuali predisposta, gli atti afferenti alla dotazione del personale medico e infermieristico, ai servizi sanitari attivi di competenza del Distretto, alle liste di attesa e nonostante le promesse di trasmissione immediata, questi atti non sono mai arrivati” ha affermato Auricchio.

Una diffida giunta in un periodo in cui la sanità nella Valle del Calore presenta diverse criticità: nel reparto di Ortopedia del nosocomio rocchese si trattavano circa trecento interventi all’anno solo per quanto riguardava le fratture al femore ma, da quando è stato trasferito, in modo illegittimo e senza compensazione alcuna, il secondo ortopedico non è più possibile effettuare interventi e i pazienti delle Aree Interne sono costretti ad essere trasportati in ospedali lontanissimi. Anche il reparto di Lungodegenza ha un solo medico e il reparto di Medicina è in affanno.

Gravi criticità anche per quanto riguardo il Poliambulatorio di Roccadaspide dove gli utenti sono costretti a file di attesa che vanno dai sessanta ai novanta giorni, una situazione a cui la Direzione Sanitaria dell’Asl non ha dato alcuna risposta così come non è stata data risposta per la gravissima situazione che riguarda la fisiatria: le visite domiciliari sono sospese da novembre pertanto i pazienti allettati non ricevono gli strumenti necessari come le protesi, i plantari, le sedie a rotelle o le dovute autorizzazioni per permettere loro di usufruire della legge 104. In pratica i pazienti allettati sono, al momento, privi di assistenza sanitaria.

Il Distretto 69, inoltre, è l’unico ad essere sprovvisto di mammografo e nonostante siano state fatte cinque campagne di screening non sono mai stati inclusi i territori degli Alburni, dell’Alento e del Calore. Una situazione che sta creando tanti problemi ai 57.000 abitanti dell’entroterra cilentano. “Alle grave negligenze amministrative che la sanità delle aree interne del Cilento si ritrova a subire va aggiunto anche il problema del Centro Trasfusionale sulla cui chiusura c’è un rimbalzo di responsabilità da parte dei vertici sanitari inaccettabile. Basti pensare che a ben trecento volontari del Cilento viene impedito, a causa della mancata individuazione dei locali in cui trasferire il Centro, di poter donare se non recandosi a Vallo della Lucania e cioè a chilometri di distanza dal proprio comune di residenza” ha continuato Auricchio lamentando che i locali del nosocomio rocchese individuati per il trasferimento del Centro Trasfusionale non solo sono colmi di materiale d’archivio mai sgomberato per lasciare spazio al Centro, ma sono anche diventati il deposito di apparecchiature elettromedicali ancora nei loro imballaggi e dunque acquistate e, inspiegabilmente, mai utilizzate.

Nella recente diffida Auricchio ha fatto sapere di aver richiesto più volte alla Arcaro:

1) la copia delle istanze indirizzate all’A.S.L. di Salerno con cui ha richiesto il ripristino delle ore di specialistica presso il D.S. sede di Roccadaspide e per quali branche specialistiche ha inoltrato richiesta;

2) copia dei report delle liste di attesa per l’espletamento delle prestazioni ambulatoriali specialistiche presso il D.S. sede di Roccadaspide; copia delle relazione programmatica anno 2022, di cui più volte ha riferito di trasmettere copia, ma a tutt’oggi non ancora pervenuta;

3) copia della dotazione del personale medico, infermieristico, OSS e amministrativo assegnato all’intero DS/69 Capaccio-Roccadaspide, con la indicazione delle assegnazioni e ripartizioni del personale tutto tra le due sedi.

La mancata trasmissione di tali atti ai membri della Conferenza dei Sindaci manifesta, secondo il vicesindaco di Roccadaspide, un atteggiamento gravemente omissivo e poco collaborativo da parte della Arcaro, in contrasto con i principi di trasparenza della Pubblica Amministrazione ed è per questo che, ieri, tramite la nota trasmessa ai due dirigenti Auricchio ha fatto sapere che se la documentazione richiesta non viene trasmessa entro i trenta giorni previsti dalla legge, ricorrerà alla competente Autorità Giurisdizionale Amministrativa con conseguente trasmissione degli atti anche all’Autorità Giudiziaria.

Alessandra Pazzanese