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Capaccio Paestum. Inaugurata ieri nel Parco Archeologico la mostra “Segni epocali/ Fernando Mangone racconta Paestum”

DiAlfonso Verruccio

Ott 27, 2024

Un viaggio nel tempo, tra miti, storia e arte contemporanea. Il Parco Archeologico di Paestum ha inaugurato ieri, terminerà il 12 gennaio,  l’attesissima mostra “Segni Epocali / Fernando Mangone racconta Paestum”, un evento che promette di far rivivere l’antica città di Poseidonia attraverso lo sguardo e il talento del pittore, originario di Altavilla Silentina, Alfonso Fernando Mangone.

Il maestro Mangone, artista noto per la sua capacità di interpretare il rapporto tra storia antica e modernità, in questa esposizione ci regala  una serie di opere che dialogano con i reperti millenari della città greco-romana. Da trent’anni, Mangone dedica la sua produzione artistica a questa terra, esplorando l’essenza e le emozioni che emergono dagli antichi templi, dai monumenti e dai siti archeologici che hanno reso Paestum famosa in tutto il mondo.

L’esposizione si sviluppa attraverso tre sezioni principali, ognuna delle quali affronta un aspetto diverso della città antica:

“Vivere la Città” esplora miti, culti e riti sacri, mettendo in relazione le opere di Mangone con i manufatti del museo, come le famose metope del Santuario di Hera e la celebre anfora rossa legata alla nascita di Afrodite.

“Costruire la Città” ricostruisce il paesaggio urbano antico, con templi, edifici e spazi pubblici che richiamano la maestosità del passato.

“Oltre la Città” porta lo spettatore fuori dalle mura cittadine, concentrandosi sugli spazi rurali e sui rituali funerari greco-lucani, rivisitati con l’uso di colori vivaci e tecniche moderne.

Questa mostra non sarà solo un’esposizione visiva. Mangone ha infatti scelto di creare un ambiente multisensoriale, arricchito da luci fluorescenti e suoni ambientali che trasporteranno i visitatori indietro nel tempo. Con l’uso della luce ultravioletta, i colori delle opere cambieranno, creando un’atmosfera surreale e suggestiva che si fonderà con le note musicali diffuse nello spazio espositivo.

“Segni Epocali” è un progetto che si propone non solo di raccontare il passato, ma anche di creare un dialogo tra la cultura antica e il mondo contemporaneo. Le opere del maestro Alfonso Fernando Mangone sono un ponte tra due epoche, un invito a riflettere su come la storia possa essere riscoperta e rivissuta attraverso la lente dell’arte moderna.

Il Parco Archeologico di Paestum, con la sua ricchezza storica e il suo fascino senza tempo, si conferma così un luogo privilegiato per ospitare una mostra che fonde il fascino del passato con l’audacia del presente.