( Articolo di Guido Carione). Dagli scenari coi fulmini in mare immortalati dalla piazzetta panoramica di Trentinara ai panorami mozzafiato da incorniciare, dai pianeti e le lune in eclissi alle sfumature stagionali della natura con paesaggi imbiancati e incantati, dai tramonti rosso fuoco struggenti catturati dalla sua macchina fotografica alle albe dai colori tenui e delicati, Luca Sirio, ossia Gaetano Sessa, il fotografo delle stelle, non sbaglia un colpo, riuscendo a raccontare Trentinara, il suo paese natìo, da vero poeta dell’immagine.
Luca non è un fotografo professionista (almeno per il momento) ma la sua bravura è talmente acclarata da consentirgli di rivaleggiare coi grandi professionisti del settore.
È una persona semplice, umile, simpatica, che si schernisce se gli dici che è bravo. Ma è destinato certamente a crescere, a fare strada. E le soddisfazioni ed i traguardi certo non mancheranno se saprà coniugare il suo innato talento con lo studio delle tecniche fotografiche.
Neppure un furto subìto tempo fa di tutte le sue apparecchiature e del costoso telescopio che possedeva ne hanno scalfito la voglia di fare e la bontà d’animo. La sua passione è rimasta intatta, seppur privata di alcuni strumenti essenziali per
proporci scatti meravigliosi da conservare gelosamente.
La sensibilità non si acquisisce, si possiede. E Gaetano possiede appieno tale caratteristica. Il grande fotografo Henri Cartier-Bresson ebbe a dire: “Quando mi interrogano sul ruolo del fotografo ai nostri tempi, sul potere dell’immagine, non mi va di lanciarmi in spiegazioni, so soltanto che le persone capaci di vedere sono rare quanto quelle capaci di ascoltare”. Ecco, Gaetano, tu col tuo perenne e disarmante sorriso e col tuo “sentire” le foto che verranno sei capace come pochi di vedere e di ascoltare i ritmi della natura cogliendone la bellezza.