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Pagine del Cilento

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Salerno. In mattinata una visita, su prenotazione, agli impianti realizzati ad Albanella e Serre e nel pomeriggio un convegno a Paestum nel quale sono previsti gli interventi di docenti universitari, amministratori locali, imprenditori ed esponenti del mondo della finanza, e che sarà concluso da Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura, e Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania. Una giornata intensa quella di giovedì 18 gennaio, che metterà assieme i diversi attori a vario titolo interessati, dal mondo della ricerca agli allevatori bufalini, per suggellare il raggiungimento di un obiettivo molto atteso nella Piana del Sele: l’ormai prossima entrata in funzione di due impianti per la produzione, a partire dai liquami bufalini, di compost di alta qualità da utilizzare nelle serre e di biometano per autotrazione.

Il convegno, dal titolo “Dal Principio al Principio – Come conciliare tutela dell’ambiente, efficienza in zootecnia e sviluppo in agricoltura”, in programma dalle ore 15.30 di giovedì 18 gennaio all’hotel Savoy di Paestum, è stato presentato questa mattina, presso la sede della Camera di Commercio in via Clark, da Antonio Costantino, presidente di Confagricoltura Salerno, e da Renato De Santis, Ceo di Rienergy Eps.

Puntiamo a trasformare – ha spiegato Antonio Costantino – un grosso handicap per gli allevatori e il territorio, qual è lo smaltimento dei liquami bufalini, in una grande opportunità di crescita, trasformando i liquami – che tanti problemi arrecano all’ambiente e per i quali si incorre in sanzioni dell’Unione Europea – in biometano e concime. Anche dagli scarti delle produzioni ortofrutticole produrremo energia, In pratica ci apprestiamo a risolvere problemi per le aziende e il territorio in maniera green, con esempi concreti di economia circolare.”

Come Rienergy eps – ha dichiarato Renato De Santis – ci occupiamo di soluzioni energetiche per il futuro, fondamentali per il settore zootecnico e per i nostri territori. I due impianti di biometano e compostaggio di Serre e Albanella sono in dirittura d’arrivo e ringrazio istituzioni, imprenditori e allevatori che sin da subito hanno dimostrato una forte lungimiranza e comprensione per questi progetti così innovativi. Il nostro impegno è rivolto principalmente alle aziende zootecniche e agricole che aiuteremo anche con ulteriori servizi collaterali fondamentali per la loro transizione ecologica“.

La costruzione dei due impianti di Serre e di Albanella per la produzione di biometano e concime è costata circa 60 milioni. Ciascuno di questi impianti, partendo da scarti bufalini (90%) e alimentari (10%), produrrà 500 metri cubi l’ora di biometano liquido e 50mila tonnellate di concime, lavorando 200mila tonnellate di sottoprodotto in entrata e con una produzione di rifiuti pari a zero.