“Fondato sul bene comune”: questa è la formula accostata dalla Cassa Centrale alle banche di credito cooperativo che da ormai tantissimi anni sono a sostegno dei territori e delle comunità locali. C’è da fare una profonda riflessione sul valore del modello di credito cooperativo, nonché sulle capacità delle Bcc, come banche di comunità, di generare benessere e sviluppo inclusivo, promuovendo il lavoro.
I dati raccolti negli anni mostrano, prima di tutto, come la relazione fra le Bcc e i clienti sia più stabile e duratura che nel resto del sistema bancario, con un tasso di dispersione fino a cinque volte inferiore: ??? ??????? ??? ??? ????????????? ?’?????????. Altro importante appunto è da farsi sulla presenza territoriale; in un’epoca, infatti, in cui gran parte delle grandi banche avvia una desertificazione bancaria chiudendo le filiali e abbandonando i territori, il credito cooperativo continua a svolgere il proprio ruolo di banca di comunità, anche nei paesi più piccoli della regione. Infine, gli impieghi e le raccolte del credito cooperativo, aumentati negli ultimi anni, mostrano di saper allentare le diseguaglianze in modo più efficace rispetto al resto del sistema bancario.
Dello stesso parere è Antonio Marino, Direttore Generale della BCC di Aquara, che commenta: “Facilitare l’accesso al credito è la nostra mission. Investire sul territorio ci ha permesso di aiutare migliaia di famiglie e imprese nell’affrontare il presente e costruire il futuro, anche nei periodi più bui”. #BancaInforma